
Sportello di Orientamento al Lavoro: Storie di successo
Oct 28, 2022Lo Sportello di Orientamento al Lavoro supporta i beneficiari nellâinserimento lavorativo: 2 rifugiati ucraini hanno avviato un tirocinio presso il nostro Centro
âCiao a tutti, mi chiamo A., ho 20 anni e sono ucraina. La guerra nel mio Paese ha cambiato molte cose. Sono stata costretta a cercare un posto sicuro dove vivere. Il programma âPUOIâ mi ha dato l'opportunitĂ non solo di ottenere una indennitĂ economica per vivere, ma anche di realizzarmi come persona. Sono una studentessa dell'UniversitĂ Pedagogica Nazionale di Kiev. La mia specialità è l'insegnamento delle lingue e delle letterature straniere. Grazie al progetto âPUOIâ e Intersos Lab, lavoro con i bambini e ricevo un'incredibile quantitĂ di emozioni positiveâ.
Ă la testimonianza di una giovane rifugiata ospite presso Villa Monte Mario, ostello dove hanno trovato prima accoglienza 20 nuclei familiari arrivati dallâUcraina a partire da marzo di questâanno. Qui, lâintervento di INTERSOS Lab ha rappresentato unâazione di presa in carico complessiva e strutturata dei bisogni dei rifugiati.
A questo fine, tutte le risorse del Centro sono state messe in campo e integrate per fornire un supporto ai rifugiati anche in unâottica di medio periodo. In questo senso, il ruolo dello Sportello di Orientamento al Lavoro è stato essenziale nel rispondere a uno dei bisogni piĂš impellenti dei beneficiari: la necessitĂ di trovare unâoccupazione, che potesse fornire loro tanto un sostegno economico quanto una possibilitĂ di integrazione.
Agli ospiti di Villa Monte Mario, infatti, è stata presentata la possibilitĂ di aderire al Progetto PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione), un intervento finanziato dal Fondo Asilo Migrazione e Integrazione (FAMI) e dal Fondo Sociale Europeo (FSE) - PON Inclusione e realizzato in collaborazione con ANPAL Servizi S.p.a., avente come obiettivo quello di migliorare lâoccupabilitĂ e promuovere lâinserimento nel mercato del lavoro di cittadini migranti vulnerabili.
Dopo una serie di incontri con i rifugiati, che hanno visto una valutazione sia del loro percorso professionale che delle loro aspirazioni, per 2 di loro sono stati proposti dei tirocini formativi allâinterno del nostro Centro.
Si tratta di I., un uomo di 46 anni con esperienza di facchinaggio, assemblaggio mobili e giardinaggio, che sta portando avanti un tirocinio nella logistica del centro, e â appunto â A., una giovane ragazza, studentessa di pedagogia, con ottime conoscenze linguistiche, che sta operando come tirocinante della mediazione a supporto del laboratorio di aiuto compiti e in affiancamento allâinsegnante del corso di italiano per stranieri. Lâesperienza di tirocinio, infatti, vuole rappresentare unâopportunitĂ di formazione ad ampio raggio per i beneficiari, incluso lâapprendimento della lingua italiana.
Lâinserimento di I. ha rappresentato un intervento di particolare valore, considerata la sua condizione di elevata vulnerabilitĂ dovuta alla sua sorditĂ , che gli avrebbe difficilmente permesso di trovare unâaltra occupazione nel breve termine, visti i tempi per ottenere il riconoscimento della disabilitĂ e il conseguente sostegno allâinserimento lavorativo.